Quarto giorno
Isola di Panarea, Basiluzzo e Calaiunco
Colazione e mattinata dedicata alla circumnavigazione di Panarea, la più piccola delle isole Eolie. Anticamente chiamata dai primi colonizzatori greci (VI-V sec. a.c.) PANARAYAS, ovvero La grandissima, deve questo nome alla sua antica ampiezza, infatti l’attività geologica ed eruttiva ha profondamente mutato l’aspetto dell’isola nel corso dei millenni che ha letteralmente fatto collassare gran parte del complesso vulcanico in mare, tant’è che ancora oggi l’isola continua pian piano a sprofondare sotto il livello delle acque (all’incirca un centimetro ogni 10 anni).
Panarea è stata infatti per lungo tempo la più vasta isola dell’arcipelago eoliano, e ciò è testimoniato dalla presenza a nord-est dell’isola di una serie di isolotti (Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Lisca Nera, Bottaro e Dattilo) derivanti da fenomeni eruttivi di un unico, immenso, complesso vulcanico originario sprofondato in mare in seguito a una violentissima eruzione.
L’attività vulcanologica è ancora ben visibile sull’isola proprio di fronte a uno di questi isolotti, Dattilo, dove è possibile scorgere fumarole di vapori che si levano tra le fessure tra le rocce e dove l’acqua raggiunge temperature elevate e intenso è l’odore dello zolfo che si leva dalle profondità marine.
Ultima curiosità per gli appassionati di diving è la presenza a Basiluzzo di un piccolo porto e di una terrazza di una villa romana sul fondo del mare, testimonianze di un tempo in cui l’isola era ben più estesa di oggi.
Cena e pernottamento.